Medicina estetica – Corpo

CELLULITE O P.E.F.S. (Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica)

FATTORI PREDISPONENTI

  1. RAZZA : la bianca è più predisposta
  2. FAMILIARITA’ : errori nutrizionali e sindromi endocrino-metaboliche tipici di uno stesso gruppo familiare.
  3. ALTERAZIONI ORMONALI : alterazioni funzionali ormonali, assunzione di estro-progestinici, assunzione di alimenti contenenti ormoni.
  4. DISORDINI NUTRIZIONALI : qualunque problema di carattere nutrizionale può indurre cellulite,in particolare eccesso nella dieta di zuccheri, grassi,ormoni.
  5. ALTERAZIONI DELLA DIGESTIONE : tutte le alterazioni della digestione, in particolare quelle dovute ad insufficienze enzimatiche e quelle associate a disbiosi intestinale.
  6. DISBIOSI INTESTINALE : è il punto di partenza per tutte le malattie degenerative tessutali e per una serie di alterazioni correlate dovute ad alterazioni del sistema immunitario.
  7. INTOLLERANZE ALIMENTARI : è causa di “cellulite”, sia direttamente, sia provocando una serie di problemi a loro volta causa di “cellulite”: alterazioni ormonali, ritenzione idrica,alterazioni digestive, disbiosi, problemi circolatori, etc.
  8. PROBLEMI CIRCOLATORI : – se sono di origine arteriosa portano a ipossia delle zone interessate, rallentamento del microcircolo, fibrosclerosi – se sono di origine venosa, sia per alterazioni strutturali che funzionali, portano a congestione del sistema linfatico, congestione del connettivo, fibrosclerosi.
  9. ALTERAZIONI DELLA COLONNA E DELLA POSTURA : sono in genere associate a piede con patologie ortopediche o a piede sano con alterazioni funzionali.
  10. COMPRESSIONI DALL’ESTERNO : vestiti stretti,con tessuti elastici ad elevata compressione, soprattutto a livello addominale ed inguinale.
  11. ALTERAZIONI PSICHICHE : in particolare le sindromi ansioso-depressive, soprattutto in persone carenti dal punto di vista culturale, aggravate dall’eventuale assunzione di farmaci ansiolitici e/o antidepressivi.
  12. ALTERAZIONI DELLA VITA SESSUALE : considerata come catalizzatore emotivo e somatico delle altre funzioni della vita.
  13. STILE DI VITA : deve rappresentare il giusto equilibrio tra le attività vitali.
  14. INFEZIONI : possono provocare danni tissutali, a loro volta causa di alterazioni strutturali di vario tipo,tra cui la fibrosclerosi.
  15. FUMO : certamente provoca vasocostrizione, rallentamento del microcircolo, carenza di ossigenazione dei tessuti, a loro volta causa di fibrosclerosi. Si aggiungono inoltre l’effetto diretto sull’apparato circolatorio e sulla circolazione e l’iperproduzione di radicali liberi.

FATTORI SCATENANTI

I fattori scatenanti quantitativamente più rilevanti possono essere :

  1. SOVRAPPESO E OBESITA’
  2. ASSUNZIONE DI ORMONI
  3. ALTERAZIONI ANATOMICHE E FUNZIONALI
  4. ERRORI ALIMENTARI E DISBIOSI INTESTINALI
  5. INTOLLERANZE ALIMENTARI

LA CELLULITE O P.E.F.S. presenta come ELEMENTO PREDISPONENTE una stasi venosa a carico degli arti inferiori,a causa del rallentamento distrettuale del flusso del microcircolo. L’ELEMENTO SCATENANTE è l’edema ricorrente del tessuto adiposo per aumento della permeabilità capillaro-venulare.
Dalla stasi venosa e dall’edema ricorrente iniziano le FASI EVOLUTIVE ISTO-PATOLOGICHE che portano ad un completo sovvertimento del tessuto adiposo e che,per comodità descrittiva,possiamo distinguere in quattro stadi :

La P.E.F.S. è quindi una patologia microcircolatoria del connettivo sottocutaneo in continua evoluzione che richiede sempre un trattamento. Distinguiamo la cellulite o PEFS dal punto di vista didattico dall’ ADIPOSITA’ DISTRETTUALE (A.D.) O LOCALIZZATA (A.L.),che è un aumento volumetrico del tessuto adiposo in aree del corpo femminile dove solitamente è presente.Questi depositi,situati a livello di fianchi, glutei, cosce,costituiscono un carattere sessuale secondario modulato dall’azione degli estrogeni.Struttura e funzionalità degli adipociti sono normali,senza alcuna alterazione strutturale. L’intervento medico in questo caso è giustificato solo se l’accumulo adiposo è in eccesso,conseguenza di un fenomeno ipertrofico e/o iperplastico. Tuttavia,se da un punto di vista didattico e descrittivo è giusto fare una distinzione tra P.E.F.S. e A.D.,nella pratica clinica è molto frequente il riscontro di forme miste,come quelle che vediamo presenti in alcune donne dello spettacolo italiane e straniere.   Vediamo ora come è possibile combattere con successo la cellulite ed ottenere quindi rapidamente ottimi risultati. 1) INQUADRAMENTO NUTRIZIONALE : è la base per qualsiasi terapia anti-cellulite. Deve essere personalizzato in relazione alla situazione clinica della Paziente ed ai suoi specifici gusti alimentari. Solo se sarà necessario dimagrire si prescriverà una dieta adeguata,altrimenti saranno sufficienti delle indicazioni che insegnino ad avere un’igiene alimentare di fondo. 2) TERAPIA COSTITUZIONALE E’ la terapia prescritta in relazione alle caratteristiche costituzionali,cioè morfo-fisio-psicologiche della Paziente. Serve a potenziare gli effetti dell’I.D.O. (Intradermoterapia Distrettuale Omotossicologica, precedentemente detta omeo-mesoterapia) nel corso del trattamento e a prolungarne i benefici una volta terminato il ciclo di terapie. Viene prescritta per via orale o intramuscolare una volta alla settimana. Cerchiamo ora di inquadrare le varie costituzioni con il tipo di “cellulite”corrispondente ed il relativo rimedio:
  • CARBONICA: è la donna brevilinea, robusta, con peso distribuito su tutto il corpo, ma prevalentemente dal bacino in giù. E’ presente edema,c’è forte imbibizione tissutale dovuta a un rallentamento metabolico spesso dovuto a diminuita attività della tiroide.Spesso sono presenti soprappeso o obesità. La cellulite è diffusa, edematosa, flaccida. Il rimedio specifico per la costituzione carbonica e la relativa cellulite è CALCIUM CARBONICUM INJEEL ,una fiala una volta alla settimana per os o per via intramuscolare o aggiunta al cocktail intradermoterapiaco.
  • SULFURICA: è la donna di altezza normale,tonica,atletica, dotata di una buona muscolatura,non grassa,ma robusta,appesantita. La cellulite in questo tipo di donna è localizzata sulla faccia esterna della radice della coscia (coulotte de cheval),è dura, con scarsa componente connettivale e lieve ritenzione idrica. Il rimedio specifico per la costituzione sulfurica e la relativa cellulite è CALCIUM SULFURICUM INJEEL, una fiala una volta alla settimana per os o per via intramuscolare o aggiunta al cocktail intradermoterapiaco.
  • PHOSPHORICA: è la donna alta,longilinea,difficilmente in sovrappeso.La cellulite si trova generalmente alla radice delle cosce. La cute è secca,non trofica; a livello del connettivo c’è compromissione delle fibre collagene ed elastiche. Nella cellulite prevale la componente fibro-sclerotica. Il rimedio specifico per la costituzione phosphorica e la relativa cellulite è PHOSPHORUS INJEEL, una fiala una volta alla settimana per os o per via intramuscolare o aggiunta al cocktail intradermoterapiaco.
  • FLUORICA: è la donna con dismorfismi quali strabismo,impianto dentario irregolare,cifo-scoliosi,etc. La cute è spesso disidratata e sono presenti “smagliature”. La cellulite è dovuta ad una spiccata insufficienza venosa associata ad una struttura connettivale tendente allo “sfiancamento”,il tutto prevalentemente su base familiare. Il rimedio specifico per la costituzione fluorica e la relativa cellulite è CALCIUM FLUORATUM INJEEL, una fiala una volta alla settimana per os o per via intramuscolare o aggiunta al cocktail intradermoterapiaco.
  • 3) L’INTRADERMOTERAPIA DISTRETTUALE OMOTOSSICOLOGICA (precedentemente detta OMEO-MESOTERAPIA O MESOTERAPIA BIOLOGICA): L’I.D.O. è una metodica che consiste nell’iniettare al paziente in punti particolari sottocute o per via intradermica piccole quantità di farmaci omeopatici e omotossicologici in soluzione. In pratica, l’I.D.O., offre contemporaneamente due vantaggi: – il modo e il punto di somministrazione, caratterizzati dallo stimolo tipico dell’agopuntura e l’azione terapeutica specifica dei farmaci iniettati. In questo modo,le capacità terapeutiche delle due metodiche si potenziano reciprocamente. Inoltre la mesoterapia effettuata con prodotti omotossicologici, presenta notevoli vantaggi:
  • non provoca reazioni allergiche
  • non causa effetti collaterali
  • permette una personalizzazione della terapia estremamente precisa
  • consente di trattare contemporaneamente più patologie
  • può essere praticata anche in gravidanza.                                                                Campi di applicazione dell’I.D.O. sono tra i più vari:dalla Medicina Estetica (rivitalizzazione del viso e del collo,terapia della caduta dei capelli, dell’acne, della cellulite e delle adiposità localizzate) alla Flebologia (varici, flebiti, ecc) alla Reumatologia (artrosi, lombalgia, sciatalgia, ecc.) alla Ginecologia (dismenorrea,ecc) alla Pneumologia (bronchiti, asma, sinusiti,ecc), sino alla terapia di alcune cefalee.
  • Il numero delle sedute terapeutiche è variabile: in genere si effettuano cicli di 12 – 18 sedute, una o due volte alla settimana, secondo i casi.
  • L’AGOPUNTURA tipica della medicina tradizionale cinese, è la terapia più antica esistente. Poiché la malattia rappresenta un quadro di disarmonia, la terapia, stimolando i punti-chiave delle vie di regolazione energetica o meridiani del corpo, ha il compito di riequilibrare il malato a livello generale, organico e locale.
  • OMOTOSSICOLOGIA E CELLULITE
  • L’omotossicologia è una concezione innovativa dell’omeopatia che utilizza sia le acquisizioni della medicina omeopatica che quelle della medicina convenzionale reinterpretandole secondo una originale chiave di lettura che permette di comprendere e curare i fenomeni della salute e della malattia in modo moderno ed efficace.
  • Per l’omotossicologia la malattia è espressione della lotta dell’organismo contro le tossine, esogene ed endogene, per inattivarle ed eliminarle. La terapia adeguata per ripristinare lo stato di salute,dovrà quindi mirare a stimolare i meccanismi di autoguarigione tipici dell’organismo attraverso farmaci omeopatici di diversi tipi.
  • La “Cellulite” o P.E.F.S. (pannicolopatia edemato fibro sclerotica), è una malattia dovuta a una predisposizione genetica su cui si innestano cause concomitanti endocrine, circolatorie, ambientali, posturali, iatrogene, il soprappeso, I’obesità, ecc. E’ quindi una patologia che richiede sempre un trattamento, sia a livello locale che generale.
  • L’Omotossicologia permette di curare efficacemente la “Cellulite”, a livello locale con l’Intradermoterapia Distrettuale Omotossicologica, a livello generale correggendo le cause che l’hanno provocata.
  • Con l’I.D.O. è possibile aggredire la “cellulite” seguendo cinque diversi punti di attacco:
  • IL SISTEMA CIRCOLATORIO – Per curare la circolazione è possibile usare farmaci come Aesculus e Hamamelis, utili nelle stasi venose,nelle varici e nelle tromboflebiti, Vipera berus,efficace nelle “gambe a colonna”, nelle caviglie ingrossate, nei crampi, Solanum Compositum , che induce la rivitalizzazione cellulare attraverso un miglioramento dell’ossigenazione.
  • IL SISTEMA ORMONALE – Ovarium suis ha funzione riequilibratrice sul sistema ormonale sia nell’uomo che nella donna, se è in età fertile; Lilium Compositum si usa invece se la donna ha problemi specifici come le cisti ovariche o è in menopausa.
  • IL DRENAGGIO – Galium ha spiccata azione disintossicante,Lymphomyosot e Lymdiaral sono farmaci molto efficaci per drenare il sistema linfatico, Coenzyme Compositum riattiva i sistemi enzimatici bloccati dalle tossine, Ubichinon Compositum ha efficacissima azione antiossidante contro i radicali liberi, Cynara scolymus è un potente drenante del fegato.
  • LA LIPOLISI – Graphites ha azione specifica sulle cellule adipose, Natrium sulfuricum ha effetto nel sovrappeso della donna localizzato dall’ombelico in giù, Adeps suillus è efficace sempre,ma soprattutto se oltre al problema cellulite c’è il problema del peso, Fucus vesiculosus è il principale farmaco ad azione lipolitica, Fucus Compositum è indicato se è necessaria una stimolazione della tiroide.
  • LA TONIFICAZIONE ED IL RASSODAMENTO – Funiculus Umbilicalis è il principale farmaco ad azione rivitalizzante, Embryo Totalis è indicato quando insieme alla rivitalizzazione è necessario un miglioramento del microcircolo, Cutis è l’organoterapico specifico necessario per un riequilibrio funzionale della pelle.
  • I farmaci indicati sono solo una parte di quelli utilizzati nell’I.D.O. per la cura della cellulite : dalla loro combinazione è possibile strutturare una serie innumerevole di cocktails,al fine di ottenere una terapia il più possibile personalizzata.
  • Ma l’Omotossicologia permette di personalizzare al massimo la terapia anche a livello generale : in questo modo sarà possibile risolvere il problema “Cellulite” in modo globale ed efficace.
Questi stessi farmaci possono poi essere utilizzati con ottimi risultati in:
  • RASSODAMENTO E RIVITALIZZAZIONE BRACCIA, INTERNO-COSCIA E GLUTEI
  • RASSODAMENTO-TONIFICAZIONE DEL SENO (Aumenta il tono del seno per farlo diventare come in fase mestruale)
  • TRATTAMENTO DELLE STRIE RUBRAE O SMAGLIATURE

QUANTO DURA LA SEDUTA: ogni seduta ha la durata di circa 30 minuti.Viene praticata senza anestesia.Per le Pazienti particolarmente sensibili è possibile utilizzare un anestetico di superficie sotto forma di spray che rende la seduta praticamente indolore.

QUANTO DURANO I RISULTATI : Se la Paziente continua ad idratarsi bevendo almeno 1.5 litri di acqua al giorno ed a mantenere il suo giusto peso i risultati ottenuti non potranno che migliorare.In ogni caso,proprio per mantenere e migliorareil risultato ottenuto si consiglia di eseguire, dopo il ciclo iniziale di terapie, ,una seduta ad intervalli regolari di tempo ( in genere è sufficiente una seduta al mese) da concordare con il Medico,a seconda delle necessità individuali.

La Carbossiterapia

È un tipo di terapia molto efficace: le pazienti ne apprezzano gli effetti positivi in genere dalla 3°-4° seduta. Può essere utilmente associata all’I.D.O., di cui migliora gli effetti. E’ l’impiego a scopo terapeutico di anidride carbonica o CO2 che viene somministrata allo stato gassoso per via sottocutanea. Venne utilizzata per la prima volta negli anni trenta in Francia, nella stazione termale di Royat (Clermont Ferrand) per il trattamento delle malattie delle arterie e delle vene degli arti inferiori. Una recente indagine epidemiologica del Ministero della Sanità francese ha riaffermato l’importanza di questa terapia,sia da sola,sia in associazione a terapie farmacologiche. In Italia questa metodica è arrivata negli anni novanta, per la prima volta è stata utilizzata nella stazione termale di Grabbi (Trento).

Gli effetti terapeutici della carbossiterapia:

  • vasodilatazione arteriolare con aumento dell’ossigenazione dei tessuti interessati
  • neoangiogenesi, cioè stimolo alla formazione di nuove formazioni venose e capillari
  • effetto lipolitico, dovuto sia all’elevato aumento dell’ossigenazione tissutale,sia alla distensione dei tessuti sottocutanei che,attraverso l’attivazione di recettori specifici,portano alla scomposizione e all’eliminazione dei grassi contenuti all’interno degli adipociti che costituiscono il tessuto adiposo miglioramento dell’ elasticità della pelle.

La sicurezza della carbossiterapia:

  • Non si hanno effetti tossici nemmeno alle dosi più elevate (2-3 litri)
  • Non si hanno variazioni della P.A.
  • Non si ha sovraccarico degli emuntori, come il fegato o il rene.
  • A differenza che con altri gas non si producono embolie azotate.
  • Se a tutto questo aggiungiamo che la CO2 è un normale metabolita cellulare, possiamo a ragione definirla un farmaco naturale.
  • Vengono utilizzati come apparecchio erogatori il C.D.T.EVOLUTION ed il CARBOLIFE perché controllano elettronicamente in modo ottimale purezza, quantità e flusso del gas garantendone quindi un’erogazione controllata, sterile e personalizzata.
  • Gli apparecchi utilizzano infatti nuovi programmi che consentono di eseguire una terapia in relazione alle esigenze particolari della Paziente trattata,contenendo al massimo la dolorabilità. Sono le uniche apparecchiatura mediche per carbossiterapia approvate dal Ministero della Salute e certificate nella Comunità Europea.

QUANTO DURA LA SEDUTA: ogni seduta ha la durata di circa 30 minuti.

QUANTO DURANO I RISULTATI : Stesso discorso dell’I.D.O. Se la Paziente continua ad idratarsi bevendo almeno 1.5 litri di acqua al giorno ed a mantenere il suo giusto peso i risultati ottenuti non potranno che migliorare.In ogni caso,proprio per mantenere e migliorareil risultato ottenuto si consiglia di eseguire, dopo il ciclo iniziale di terapie, ,una seduta ad intervalli regolari di tempo ( in genere è sufficiente una seduta al mese) da concordare con il Medico,a seconda delle necessità individuali.

METODO RIPA PER CELLULITE E ADIPOSITA’ LOCALIZZATE

Questo metodo particolarmente efficace nella cellulite e nelle adiposità localizzate,consiste nell’utilizzazione nella stessa seduta,una volta o,meglio ancora, due volte alla settimana, di:

  • Intradermoterapia Distrettuale con farmaci Omotossicologici
  • Carbossiterapia

In questo modo si riescono ad ottenere risultati ancora migliori ed ancora più velocemente dell’utilizzazione della sola I.D.O. o della sola CO2 ,potenziando ciascuna terapia l’effetto dell’altra con azione sinergica.

QUANTO DURA LA SEDUTA: ogni seduta ha la durata di circa un’ora.                 

QUANTO DURANO I RISULTATI: Se la Paziente continua ad idratarsi bevendo almeno 1.5 litri di acqua al giorno ed a mantenere il suo giusto peso i risultati ottenuti non potranno che migliorare.In ogni caso,proprio per mantenere e migliorareil risultato ottenuto si consiglia di eseguire, dopo il ciclo iniziale di terapie, ,una seduta ad intervalli regolari di tempo ( in genere è sufficiente una seduta al mese) da concordare con il Medico,a seconda delle necessità individuali.

PERCHE’ NELL’INTRADERMOTERAPIA DISTRETTUALE O MESOTERAPIA NON UTILIZZIAMO FARMACI TRADIZIONALI IN DOSAGGIO PONDERALE, MA SOLO FARMACI INIETTABILI IN DILUIZIONE OMEOPATICA.

I PROBLEMI CHE PONE L’INTRADERMOTERAPIA CON FARMACI ALLOPATICI :

1) E’ possibile utilizzare un farmaco solo per le patologie espressamente indicate nel foglietto illustrativo Sentenza del 7/7/2000 del TRIBUNALE DI MILANO “Condanna per il ricorso arbitrario, senza informazione adeguata e quindi senza valido consenso, per l’uso di un farmaco “off label”, ossia al di fuori delle indicazioni autorizzate dal Ministero della Salute e riportate nei foglietti illustrativi, con grave danno al Paziente.”

2) E’ possibile utilizzare un solo farmaco per seduta “LA STAMPA” del 20/11/2002 ROVINATE DALLA CURA ANTICELLULITE, QUATTRO MESI ALLA DOTTORESSA (Sentenza del tribunale di Torino ,Sezione Penale, del 18/11/2002 ) …per un “trattamento anticellulite sbagliato…… hanno già ottenuto 30 mila euro a testa come acconto provvisionale del risarcimento danni, in più il Medico è stato condannato dal Giudice a 4 mesi di reclusione (sospensione condizionale della pena) …caso di “imprudenza imperizia, negligenza” in un intervento di mesoterapia (per aver utilizzato più di un farmaco nella stessa seduta,creando in questo modo un ulteriore farmaco di cui non potevano essere conosciuti indicazioni,controindicazioni,effetti collaterali). Del resto,sin dal 2000 la Società Italiana di Mesoterapia aveva elaborato delle linee-guida che,brevemente ,riassumo:

L’intradermoterapia Distrettuale è ”iniezione intradermica distrettuale di farmaci della Farmacopea Ufficiale,gli stessi che per la stessa indicazione clinica sarebbero utilizzati per via sistemica…

E’ preferibile usare preparazioni preparate per l’utilizzazione per via e.v. ….

Per l’eventuale diluizione utilizzare esclusivamente acqua distillata….

NON E’ AMMESSA LA MISCELAZIONE DEI FARMACI….

E’ possibile utilizzare due farmaci in successione ed in siringhe diverse, su punti di inoculazione opportunamente distanziati dai precedenti…

l’associazione tra farmaci diversi è comunque un arbitrio pericoloso e deve essere evitata.” (Bollettino Soc.It.Mesoterapia n.1,genn.-apr. 2000)

In Medicina Estetica siamo “costretti” ad avere i risultati migliori nel più breve tempo possibile: con i farmaci tradizionali,considerate le restrizioni di cui abbiamo appena parlato,questo non è possibile.Ecco quindi che l’utilizzazione dei farmaci omotossicologici,efficaci e privi di rischi, diventa una necessità.

PERCHE’ NON UTILIZZIAMO LA LECILISI CON FOSFATIDILCOLINA: E’ UNA TERAPIA VIETATA DALL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO E DAL MINISTERO DELLA SALUTE

Sul sito della SIDEC (Società Italiana di Dermatologia Estetica e Correttiva) già nel novembre 2005 si poteva leggere: “4/11/2005 Alert Fosfatidilcolina Uso off-label della fosfatidilcolina in medicina estetica

L’uso della fosfatidilcolina in medicina estetica, così osannata negli ultimi mesi nel trattamento mesoterapico delle adiposità localizzate, è in buona sostanza illegittimo, ovvero “non iure” in quanto non previsto da alcuna indicazione ufficiale scientifica ratificata da organi sanitari tecnicamente e giuridicamente competenti e “contra ius” in quanto off label, in base a quanto stabilito dal D.L. 17/02/1998 n. 23, oltre tutto non supportato da studi o linee guida ufficiali validate; infine tale uso è totalmente ingiustificabile nei casi di mera voluttuarietà e il consenso informato, anche se richiesto e ottenuto, sempre che sia reale, non è sufficiente a contrastare, per tali casi, il disposto dell’art. 5 c.c.

Il farmaco LIPOSTABIL in fiale per iniezione endovenosa, così come altri prodotti di provenienza spagnola o altri ancora, non fa parte del Prontuario Farmaceutico, quindi non è autorizzato alla vendita ed all’uso, e si profila il reato di vendita illegale di prodotti farmaceutici e di incauto acquisto o, addirittura, di complicità nel commercio, qualora si faccia uso di tale farmaco. Il suddetto prodotto, in vendita all’estero, non ha, tra le indicazioni d’uso, quella del trattamento lipolitico; pertanto, qualora se ne faccia uso, può essere contestato il reato di uso improprio di sostanza farmacologica, lesioni dolose, in caso di danni. Di conseguenza possono configurarsi due tipologie ben precise di responsabilità: la prima sempre ricorrente, di tipo amministrativo, per vendita, acquisto e somministrazione di materiale non previsto per l’uso specifico e la seconda, ben più grave, di tipo legale, colposa o dolosa, secondo quanto previsto dall’art. 43 e 582 e seg. c. p., ricorrente in caso di danno ingiusto alla persona.” Sempre sul sito della SIDEC dal febbraio 2006 si poteva leggere il dispositivi dell’Agenzia Italiana del Farmaco che vietava l’uso della fosfatidilcolina in Medicina Estetica:

“2/2/2006 Fosfatidilcolina: l’AIFA boccia e vieta l’uso estetico. Una vittoria del rigore scientifico contro l’improvvisazione. Articolo pubblicato sull’ultimo Bollettino d’Informazione sui Farmaci – n. 5-6/2005 – da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (A.I.F.A)

Ministero della Sanità

“Recentemente sono pervenute all’ufficio di farmacovigilanza dell’AIFA segnalazioni relative all’uso improprio di Lipostabil, farmaco a base di fosfatidilcolina, per indicazioni mai autorizzate. Si tratta principalmente di usi cosmetici. Il farmaco risulta autorizzato e in commercio in Italia nella forma orale (compresse da 110 mg e 200 mg). Il produttore ha però recentemente comunicato la sospensione dalla vendita, e quindi il prodotto rimarrà in circolazione fino ad esaurimento scorte. L’indicazione autorizzata in questo caso è: “Ipertrigliceridemie ed ipercolesterolemie di tipo IV, IIb, IIa”. La forma endovena (5 fl 5ml 250 mg), quella che viene utilizzata in maniera off-label – per indicazioni estetiche – risulta invece ritirata dal commercio, sempre per decisione della ditta produttrice, dal 20/5/2004. In questo caso l’indicazione autorizzata è: “Profilassi e terapia dell’embolia gassosa”. A tutt’oggi non risulta depositato e pertanto autorizzato alcun materiale informativo, né risultano autorizzati dall’AIFA convegni o corsi su farmaci contenenti il principio attivo fosfatidilcolina. Nonostante ciò su Internet è possibile trovare diverso materiale che sponsorizza comunque un uso improprio del farmaco. Si raccomanda pertanto di diffidare di qualsiasi tipo di informazione che presenti tale medicinale come utile per usi terapeutici e/o cosmetici. PUO’ BASTARE?

Quindi,allo stato attuale,l’AIFA ribadisce che non è consentito utilizzare la fosfatidilcolina in Medicina Estetica.Qualunque tipo di consenso informato che contempli l’uso della fosfatidilcolina, diventa conseguentemente del tutto inutile e potrebbe anzi essere considerato dal Magistrato un tentativo di fuorviare il Paziente rispetto alla realtà delle cose. Che dire poi delle case farmaceutiche omeopatiche che hanno realizzato la fosfatidilcolina in diluizione omeopatica per tentare di aggirare la legge? L’utilizzazione del farmaco vietato in diluizione omeopatica (in una diluizione peraltro assai vicina al ponderale) è a mio avviso equivalente all’utilizzazione del farmaco allopatico. Sarebbe davvero difficile spiegare al Magistrato la ratio dell’uso di un farmaco omeopatico che tende a stimolare l’organismo a produrre una sostanza che l’AIFA considera di “uso improprio” in Medicina Estetica.

NON VI PREOCCUPATE SE, NEL CORSO DELLA PRIMA SEDUTA DI TERAPIA, VI CHIEDIAMO DI FIRMARE IL CONSENSO INFORMATO

La legge Italiana (D.P.R. 04/94) obbliga il Medico ad informare i Pazienti su ogni trattamento o terapia che siano direttamente applicati sui Pazienti stessi o che richiedano l’uso anche di un solo ago,portandoli a conoscenza di eventuali rischi/effetti indesiderati legati in qualche modo all’uso delle varie metodiche e dei farmaci utilizzati. La legge vuole che il Paziente sia informato dal Medico sulle diverse possibilità terapeutiche esistenti per risolvere i suoi problemi di salute. In linea con lo spirito della legge,questo Studio Medico richiede tale consenso ad ogni Paziente che chieda e riceva una terapia all’interno della Struttura. I dati personali di ogni Paziente sono totalmente riservati e trattenuti come informazione a carattere esclusivamente medico, quindi accessibili solo ed esclusivamente al Paziente che ne faccia esclusiva richiesta scritta in ottemperanza alle norme vigenti in materia regolate dalla legge 6751/96. Nel consenso informatosono necessari anche:

Un’informazione che spieghi al Paziente qual’è il giudizio diagnostico a cui si giunge e quali sono i mezzi diagnostici impiegati (nel nostro caso sono gli stessi che utilizza la Medicina Tradizionale);

In che cosa consistono le terapie proposte,qual è il loro meccanismo d’azione e quali sono i probabili risultati ottenibili (naturalmente,a grandi linee e nel modo più semplice possibile); – quali sono le alternative terapeutiche tradizionali e quali sono le eventuali altre terapie che potrebbero essere utilizzate per risolvere i problemi del Paziente,diverse da quella proposta al Paziente;

Tutto questo per ottenere un “Consenso Informato”da un Paziente che sia davvero consapevole. 

Ritengo che sia comunque una cosa positiva imparare a spiegare ai Pazienti il perché delle cure che prescriviamo ,che cosa ci aspettiamo di ottenere dalle terapie e che tipo di collaborazione desideriamo da loro. Penso che dalla necessità di ottenere dai nostri Pazienti il “Consenso Informato”possa nascere un’occasione per parlare loro del nostro concetto di salute e delle terapie che ne discendono. Tutto ciò per salvaguardare la loro Salute,ma anche la nostra Professionalità,cioè il nostro impegno e il nostro studio,insieme alla serenità delle Famiglie nostre e dei nostri Pazienti. E’ bene infine ricordare che del consenso informato vanno fatte due copie : una, firmata dal medico,va consegnata al Paziente,l’altra,firmata dal Paziente,va conservata nella cartella clinica del Paziente stesso.