Endocrinologia

E’ un periodo fisiologico della vita della donna contrassegnato dalla fine del ciclo mestruale e del periodo fecondo. L’attività delle ovaie decresce gradualmente, così come la produzione degli ormoni da esse prodotti, soprattutto gli estrogeni ed il progesterone. Questo squilibrio provoca una serie di complessi cambiamenti nella donna che investono gli aspetti trofici, metabolici, sessuali e comportamentali, a loro volta causa di sintomi che possono manifestarsi precocemente o tardivamente, variano a seconda della persona e possono essere più o meno evidenti.

Tra i sintomi precoci, oltre le alterazioni del ciclo (che possono essere di vario tipo), si possono evidenziare alterazioni di tipo vasomotorio come le vampate di calore ed i disturbi di tipo psicologico come ansia, irritabilità, nervosismo, depressione, disturbi del sonno. Sono spesso presenti un graduale invecchiamento della persona, diminuzione della memoria e della capacità di concentrazione, un rallentamento globale del metabolismo con aumento di peso.

Più tardi si cominciano a notare le alterazioni a livello cutaneo: diminuisce la produzione di collagene, acido ialuronico, elastina e squalene. Epidermide e derma diventano più sottili, la cute appare disidratata e appaiono le prime rughe. Questa situazione della cute provoca a livello genito-urinario atrofia, secchezza vaginale ed alterazioni urologiche, a livello delle articolazioni artralgie. A tutto ciò si accompagna una diminuzione del desiderio sessuale.

Possono poi comparire come segni tardivi della menopausa dolori muscolari accompagnati da alterazioni della massa ossea (prima osteopenia, poi osteoporosi), diminuzione di energia aumento della pressione arteriosa ed altre alterazioni metaboliche (ipertriglicemia, diabete, ipertensione, dislipidemia, etc.) che portano ad un aumento del rischio cardiovascolare.

La Terapia in Medicina Biologica : tutta questa sintomatologia può essere contrastata efficacemente utilizzando i farmaci omotossicologici e della Medicina Fisiologica di Regolazione. I sintomi precoci come le vampate di calore e le alterazioni del ciclo possono essere facilmente contrastati inducendo una diminuzione fisiologica degli ormoni del ciclo. Infatti, secondo le più recenti interpretazioni, è proprio la diminuzione brusca ed improvvisa di estrogeni e progesterone a provocare questo tipo di alterazioni. Esistono farmaci che non hanno né gli effetti collaterali né le controindicazioni della terapia ormonale sostitutiva,attraverso i quali è possibile far diminuire in modo graduale la secrezione dei vari ormoni ed attenuare o cancellare del tutto la sintomatologia collegata.

Alcuni di questi agiscono efficacemente nelle sindromi ansioso-depressive se è prevalente il sintomo depressione, mentre altri aiutano a risolvere quelle situazioni contrassegnate dal sintomo ansia.

I disturbi del sonno possono essere brillantemente risolti utilizzando la Floriterapia di Bach, che certo non ha gli effetti collaterali pesanti degli ansiolitici della Medicina Tradizionale.

Le vulvo-vaginiti atrofiche post-menopausali da carenza di estrogeni possono essere efficacemente trattate con creme ad azione anti-infiammatoria specifica sulle mucose, ma che agiscono anche sulle infiammazioni vaginali e sulla dispareunia da carenza di estrogeni.

Esistono poi farmaci che possono rappresentare la base per una terapia biologica per il sovrappeso e l’obesità. Questa terapia è in grado di agire sia stimolando il metabolismo, sia modulando i meccanismi della fame e della sazietà.

Utilizzando farmaci omotossicologici in fiale, è poi possibile sia a livello sistemico sia localmente, indurre una bio-rivitalizzazione delle strutture colpite dall’invecchiamento cutaneo, con stimolo alla formazione endogena di collagene, elastina, acido ialuronico. In questo modo se, ad esempio, si trattano il viso e il collo, le rughe si attenuano o scompaiono del tutto, la pelle appare più nutrita, più idratata, più luminosa e con una grana più fine. Esiste ed è efficace una terapia omotossicologica per l’artrosi e le alterazioni osteo-articolari e muscolari; allo stesso modo, è possibile curare l’osteoporosi utilizzando preparati che associano l’efficacia alla totale assenza dei pesanti effetti collaterali presenti nei farmaci tradizionali usati in queste situazioni, come ad esempio gli alendronati. Infine, farmaci omotossicologici sono in grado di interagire inducendone il ripristino, con le alterazioni del metabolismo lipidico e glucidico che provocano un aumento del rischio cardiovascolare.